Ottenere prestiti busta paga fissa con contratto a tempo determinato è possibile a patto che si scelga di accedere a un finanziamento di durata minima, che non superi quella del proprio contratto di lavoro. Esistono varie forme di prestito per i lavoratori con contratto a tempo determinato. Ecco quali sono le principali e i requisiti richiesti.

Prestiti per lavoratori a tempo determinato: come richiederli

Un lavoratore a tempo determinato ha un contratto che scade ad una data ben precisa, questo può essere sia di pochi mesi sia durare oltre i tre anni, a seconda delle condizioni di lavoro e dell’azienda per la quale si opera. Dato che alla fine del contratto, non si ha la certezza che questo venga rinnovato, la richiesta di finanziamento è condizionata dalla durata dello stesso. Quindi se il contratto dura 3 anni, il prestito non potrà superare le 36 rate, e così via.

Come per i prestiti senza busta paga, c’è la possibilità di far durare il finanziamento oltre i termini contrattuali, a determinate condizioni. Ad esempio, nel caso in cui si scelga di siglare un prestito con garanzia fidejussoria. Ma vediamo come richiedere le principali forme di prestito per lavoratori con busta paga a tempo determinato.

Cessione del quinto per lavoratori a tempo determinato

Una delle forme di finanziamento più diffuse per i lavoratori con busta paga a tempo determinato o indeterminato è la cessione del quinto dello stipendio.

La cessione di 1/5 dello stipendio permette di richiedere un importo in prestito che dipende dall’ammontare della propria busta paga mensile e dagli anni in cui si vuole pagarlo.

Un dipendente a tempo determinato potrà richiedere la cessione per un periodo massimo pari alla durata del contratto di lavoro. L’importo massimo accessibile dunque verrà calcolato in base ad un quinto dello stipendio netto moltiplicato per i mesi rimanenti del contratto di lavoro.

Facciamo qualche esempio di calcolo della cessione di un quinto:

StipendioDurata del contrattoRata massimaTotale prestito
1200 euro36 mesi240 euro8640 euro
1400 euro24 mesi280 euro6270 euro
1300 euro18 mesi260 euro4680 euro

La rata e l’importo totale del prestito sono da considerarsi comprensivi degli interessi, questo vuol dire che la quota capitale che si otterrà sarà inferiore. Il tasso d’interesse dipende dalla banca o dalla finanziaria alla quale ci si rivolge.

Dato che si ha un contratto a tempo determinato è necessario sottoscrivere una polizza assicurativa in caso di licenziamento prima del termine.

Inoltre, bisogna considerare che sé il contratto a tempo determinato è siglato da una ditta privata, questa dovrà presentare alcuni requisiti quali: solidità della società, almeno 16 dipendenti, invio del certificato di cessione dello stipendio per il lavoratore.

Più semplice e veloce l’accesso invece ai lavoratori delle aziende pubbliche che vogliono ottenere una cessione del quinto Inps o lavoratori Ex-Inpdap.

Prestito personale con garanzia dello stipendio

Come per il quinto dello stipendio, anche coloro che vogliono richiedere un prestito personale con contratto a tempo determinato devono sottostare a un rimborso nei tempi limite della durata dell’attività lavorativa presso l’azienda o l’amministrazione pubblica per la quale operano.

Un prestito personale, per dipendenti con contratto a tempo determinato, viene concesso sé in possesso di specifici requisiti quali:

  • Età tra i 18 e i 70 anni
  • Documento d’identità in corso di validità e codice fiscale
  • Residenza in Italia
  • Nessun protesto o segnalazione al Crif

In questo caso, per il prestito personale con garanzia dello stipendio a tempo determinato bisognerà portare i documenti che dimostrano il reddito e la durata del finanziamento. La durata del prestito non potrà superare i mesi di lavoro che rimangono alla conclusione del contratto.

Facciamo un esempio:

  • Contratto 36 mesi
  • Importo richiesto: 8 mila euro
  • Importo da restituire comprensivi degli interessi: 9200 euro
  • Rata mensile: 255,00 euro

Per coloro che invece sono alla ricerca di un prestito personale dalla durata superiore a quella del contratto di lavoro, l’unica soluzione è la garanzia fidejussoria. In questo caso, sarà necessario avere una persona che garantisce la restituzione del prestito fino al termine del contratto con il suo stipendio a tempo indeterminato.

Il garante non pagherà direttamente la rata, ma sarà chiamato a farlo solo nel caso in cui il richiedente non possa più onorare il debito con la banca o finanziaria.

Prestito tra privati

Un’altra soluzione che si può scegliere d’adottare per ottenere dei prestiti busta paga fissa con contratto a tempo determinato è quello tra privati.

Il finanziamento tra privati prevede che un soggetto diverso da una banca o finanziaria, quindi privato, ceda del denaro in prestito al richiedente decidendo la forma di rimborso, l’importo della rata e il tasso d’interesse d’applicare (sempre nel rispetto del tasso d’usura previsto dalla Banca d’Italia).

Il soggetto privato, rispetto alle banche, di solito richiede meno garanzie e permette l’accesso al credito anche a coloro che non hanno una busta paga a tempo indeterminato. Per il prestito tra privati bisogna naturalmente porre molta attenzione alle truffe, specie se si affida a persone sconosciute. Si consiglia dunque di accettare il prestito solo da una persona che si conosce e incontra dal vivo.

Oggi, si può considerare anche la possibilità del prestito tra privati su piattaforme di social landing dedicate a far incontrare vari prestatori con i richiedenti.

In questo caso, si è protetti dalla piattaforma che lavora in modo regolamentato e tutela sia prestatori sia richiedenti, con un sistema anche d’assicurazione ed eventualmente di recupero crediti.

Prestito con carta di credito revolving

Il prestito con carta di credito può essere richiesto anche da chi ha una busta paga a tempo determinato. Infatti, le carte di credito prevedono dei contratti brevi che hanno una durata tra i 2 e i 4 anni, quindi se si ha un contratto a tempo determinato con una durata tra i 24 e i 48 mesi si potrà ottenere una carta revolving con un prestito massimo di 5 mila euro.

In questo caso, la carta di credito revolving, in base all’importo dello stipendio permette di fare spese o prelevare dal bancomat fino a un massimo di 5 mila euro. Dopo di ché bisogna restituire l’importo in massimo 48 rate mensili, prima dello scadere della carta di credito.

Una volta ripagato il debito, se lo si desidera, si può procedere al rinnovo della carta di credito in caso di rinnovo del contratto di lavoro.

La nostra guida sui prestiti busta paga fissa per lavoratori a tempo determinato si è conclusa! Hai ancora qualche domanda? Allora lasciaci un commento! Risponderemo al più presto.

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